La normativa attivata con Ecobonus 110% (Decreto Rilancio
2020) sta riscontrando notevole interesse a livello nazionale: è tuttavia utile
ricordare che non si tratta dell’unica opportunità in vigore, per quanto
attiene gli investimenti nel settore dell’efficienza energetica.
A lato delle nuove agevolazioni fiscali, rimangono infatti attivi
anche altri bonus, che erano stati già approvati e che sono stati ripresi e
potenziati: il Conto Termico è uno di questi strumenti e rappresenta un'opportunità da non perdere.
Introdotto già dal 2012, è stato aggiornato con il Decreto
Rilancio, nell’edizione chiamata “Conto Termico 2.0”: si tratta di un fondo
dedicato a sostenere interventi per una maggiore efficienza energetica e per lo
sviluppo delle “rinnovabili termiche”, ovvero di quelle fonti rinnovabili che –
attraverso le opportune tecnologie - consentono di produrre calore (ad esempio
solare termico, pompe di calore e biomassa).
La gestione su scala nazionale di questo fondo è in capo al
Gestore Servizi Energetici (GSE), al quale vanno inoltrate le richieste e che
provvede all’istruttoria delle stesse, nonché all’erogazione dei contributi
previsti.
COSA PREVEDE
Il Conto Termico 2.0 è attivabile sia dalle Pubbliche
Amministrazioni (ad esempio Comuni che intendono incrementare l’efficienza
energetica dei propri edifici), sia a imprese che a soggetti privati in ambito
residenziale.
Il Conto Termico dispone di una dotazione complessiva di 900
milioni annui, così ripartiti:
- 200 Milioni per investimenti promossi dalla
pubblica amministrazione
- 700 Milioni per altre categorie di soggetti
Attraverso questo fondo si può ottenere un rimborso del 65%
dell’investimento sostenuto.
COSA FINANZIA
Gli interventi ammissibili riguardano:
- la sostituzione di impianti di climatizzazione
invernale esistenti, con sistemi a pompa di calore, elettriche o a
gas;
- la sostituzione dei sistemi di climatizzazione
invernale esistenti, con generatori di calore a biomassa;
- la sostituzione di scaldacqua elettrici
con scaldacqua in pompa di calore;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti
con sistemi ibridi (caldaia a condensazione abbinata a pompa di
calore).
COME FUNZIONA
Le modalità di accesso ai benefici previsti dal Conto
Termico 2.0 sono differenti a seconda della tipologia di soggetto richiedente:
- per gli interventi promossi da Pubblica Amministrazione
è prevista la possibilità di “prenotare” il contributo, per richiedere un
acconto e poi procedere con la realizzazione dei lavori e la conseguente richiesta
di saldo;
- per gli interventi di privati è invece prevista
la presentazione diretta della richiesta di rimborso spese alla fine dei lavori.
Il contributo spettante può essere erogato in un’unica tranche qualora non
superi i 5.000 €.
VANTAGGI
I vantaggi principali del Conto Termico 2.0 sono
sintetizzabili in:
- la possibilità di cumulare l’incentivo concesso
dal GSE con altri incentivi di natura non statale
- le tempistiche rapide di gestione
- lo snellimento della procedura di partecipazione
e di gestione delle richieste
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