Il Governo blocca la possibilità di cedere il credito d'imposta o di ottenere lo sconto in fattura su tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia, compreso quindi il Superbonus che rimane solo come una detrazione in 4 anni.
Da quando è efficace lo stop?
Lo stop è operativo dal 17 febbraio, giorno della pubblicazione del decreto legge in Gazzetta ufficiale, ma nei prossimi 60 giorni potrebbero arrivare alcune modifiche.
Chi può ancora cedere il credito?
Per quanto riguarda il Superbonus rimane la cessione:
- per gli interventi effettuati dai condomini per i quali entro il 16 febbraio 2023 risulta adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata);
- per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici per i quali entro il 16 febbraio 2023 è stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo;
- per tutti gli altri interventi per i quali è stata presentata la CILA entro il 16 febbraio 2023.
Per le altre tipologie di interventi di ristrutturazione è possibile optare per la cessione se entro il 16 febbraio:
- è stata presentata la richiesta del titolo abilitativo se necessario;
- sono già iniziati i lavori (se non è necessario il titolo abilitativo);
- risulta registrato il contratto preliminare stipulato l’atto di compravendita dell’immobile nel caso di acquisto di unità immobiliari da imprese di costruzione che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione.
Quali sono le alternative?
Per tutti gli esclusi dalla cessione del credito e dallo sconto in fattura rimane la possibilità di utilizzare la detrazione in dichiarazione dei redditi. In questo modo le spese possono comunque esser recuperate con le percentuali di detrazione riconosciute per ogni tipologia di intervento. Anche in questo caso è comunque necessario presentare il visto di conformità e l'asseverazione del tecnico.
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