Abbiamo parlato, in un nostro precedente approfondimento, dei vantaggi del tetto verde in edilizia, ma, in un periodo storico in cui il tema dei cambiamenti climatici la fa da padrone, non si può non dedicare una speciale attenzione all’importanza che le piante rivestono per il settore. Il pianeta sta diventando più caldo ed esse possono non soltanto mitigare l’effetto isola di calore nei centri urbani, ma anche svolgere la funzione di cappotto termico per gli edifici, rendendoli più freschi, in estate, diminuendo la temperatura fino a tre gradi centigradi.
L’ombreggiamento generato dalle coltri vegetali può abbattere fin quasi il 50% del flusso termico, proteggendo tetti e pareti dalla radiazione solare. L’effetto si può misurare lungo tutto l’arco dell’anno, con efficacia maggiore durante il periodo estivo, quando le piante agiscono anche come estrattore di calore dall’ambiente. La regolazione termica è dovuta all’evapotraspirazione e alla fotosintesi clorofilliana.
Le piante sarebbero, dunque, in grado di mantenere la temperatura degli edifici al di sotto dei 30°C, evitando i forti sbalzi termici lungo le superfici di coperture e pareti che ne sono prive e che, nelle ore più calde, possono raggiungere temperature di ben 50°C.
Altri vantaggi
L’effetto benefico della vegetazione non si limita a quanto appena descritto: se la casa è più fresca, infatti, non ci sarà bisogno di ricorrere a forme di raffrescamento artificiale, il che si traduce, per fare un esempio, in un risparmio sull’energia elettrica di circa 200 kWh sulla climatizzazione estiva di un’abitazione di 100 metri quadrati.
Al di là delle questioni puramente legate agli edifici, i tetti verdi possono anche migliorare la qualità dell’aria: essi sono in grado di contrastare gli agenti inquinanti come l’ozono e il particolato PM10, anche in contesti fortemente urbanizzati.
Delle considerazioni interessanti che possono portarci a riflettere su come le tecnologie più efficaci ed ecologiche siano proprio sotto i nostri occhi.