I modi per produrre energia oggi sono moltissimi e sono ancora in aumento. Con le nuove tecnologie, anche il calcestruzzo può essere utile allo scopo, come dimostra una ricerca condotta dal Politécnico Nacional (PN), che sta sperimentando dei prototipi. Questa sperimentazione potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per il settore edilizio.
Ma come?
Il calcestruzzo, opportunamente modificato, può produrre energia elettrica quando irradiato dai raggi solari, classificandosi quindi effettivamente come materiale fotovoltaico. Per ottenere le nanopolveri di calcestruzzo si ricorre ad una tecnica di macinazione altamente tecnologica, che mira ad ottenere particelle di dimensioni inferiori ai 100 nanometri. Successivamente, il calcestruzzo viene miscelato con altri ossidi e composti organici affinché “diventi” fotovoltaico.
A seguito di tale lavorazione, si ottengono le cosiddette “Celle di Gratzel”: i principali generatori da utilizzare come matrice per la produzione di energia solare, che verrà trasformata in elettricità.
L’obiettivo dello studio, nelle fasi attuali, è quello di rispettare tutti i criteri costruttivi necessari e, allo stesso tempo, fare in modo che il materiale possa utilizzare energia accumulata nel rispetto dell’ambiente e in piena sostenibilità.